Mattia Mai: «Che emozione vedere più di 300 bambini divertirsi»
Un mondo, quello delle scuole, unico ed incredibile. Dove l’energia dei ragazzi, la vitalità degli insegnanti e le alte aspettative dei genitori s’incontrano, toccandosi con mano, nei caldi mesi estivi come in quelli freddi invernali. Ed in questo contesto s’inserisce il Quanta Club, che ha deciso di approcciarsi a questo mondo con quello che tutti si aspettano: professionalità, strutture al top, qualità degli insegnanti.
E non sarà un caso se, sempre più scuole, decidono di unirsi al nostro club per la crescita sportiva dei propri alunni: «Siamo davvero contenti che sia stato apprezzato il nostro impegno nel mettere adisposizione strutture e istruttori di estrema qualità - le parole di Mattia Mai, referente per le scuole all’interno del Quanta Club - i ragazzi non vengono da noi solo per svolgere le loro ore di educazione fisica, ma cercano di vivere un’esperienza indimenticabile».
I ragazzi vengono coinvolti in tutte le aree su cui il club lavora. Si tratta di un percorso, che si svolge da settembre a maggio, che coinvolge diversi istituti a base sportiva della città di Milano; i quali decidono di unirsi al Quanta Club non solo per l’affitto degli spazi, ma perché vedono nella nostra azienda un vero e proprio partner: «Parliamo di partnership perché per gli studenti il Quanta Club diventa una seconda casa- ricorda ancora Mattia Mai - da noi vengono per giornate intere gli studenti dell’istituto «Schiaparelli-Gramsci», del «De Amicis», del «BES», del «Don Bosco» e del «Labor». È stato davvero emozionante, avevamo tutti assieme più di300 studenti al giorno».
Per molte scuole il Quanta Club, oltre che una struttura dove poter svolgere attività sportiva, è anche un punto di arrivo per le uscite didattiche; ma anche ritrovo per dei veri e propri corsi, un format che ha riscosso grande successo: «Noi permettiamo ai ragazzi non solo divedere, ma di poter imparare e provare. Un format di una giornata sola, multidisciplinare, che è piaciuto molto. E che riproporremo».
Giulio Massa, preside dell’Istituto De Amicis: «E nel 2023 torniamo per festeggiare i nostri primi 100 anni di vita»
In via Alfonso Lamarmora 34, a Milano, c’è l’istituto De Amicis. Una scuola paritaria che, al suo interno, ha gli indirizzi classico, scientifico, delle scienze umane, linguistico e, ultimo ma non ultimo, il liceo scientifico ad indirizzo sportivo: «Quando abbiamo deciso di chiedere la parità di liceo scientifico sportivo, l’uso di impianti sportivi professionali è divenuta una priorità». Giulio Massa è il preside del «De Amicis» dal 1997; una vita per la scuola, una vita nella scuola: «Prima della riforma, che ci ha consentito di poter inserire il temine «sportivo» nel nostro indirizzo di studi, c’erano solo percorsi che avevano un potenziamento sportivo, ma mai un indirizzo scolastico che mettesse «liceo dello sport» come denominazione - ricorda il preside - da quel momento abbiamo deciso che l’uso di impianti sportivi professionali, di eccellenza e che consentissero agli studenti di praticare e imparare sport al massimo delle loro potenzialità dovesse essere un obbligo per noi».
E da lì parte il rapporto con il Quanta Club, in essere addirittura dall’anno scolastico 2011/2012: «Abbiamo scelto questo centro come partner delle attività sportive da far svolgere ai nostri studenti perché è il massimo secondo la nostra visione - ricorda ancora il preside - una volta a settimana i ragazzi non sono a scuola all’istituto ma sono a scuola presso il Quanta Club; e praticano tennis, beach volley, nuoto, ora anche il padel».
Ma perché proprio il Quanta? «Per tre aspetti; il primo è legato alla varietà dell’offerta sportiva che poteva dare ai nostri studenti; poi è comodo da raggiungere con i mezzi pubblici e la metropolitana gialla; e infine perché cercavamo un partner che potesse fargli vivere una giornata che fosse scuola e divertimento. Tre caratteristiche che il Quanta garantisce al meglio».
E per il futuro? «Nel 2023 festeggeremo i nostri primi 100 anni di vita e sicuramente la celebrazione sportiva avverrà al Quanta - conclude il preside Giulio Massa - il nostro obiettivo, come scuola, è quello di riuscire a diplomare ragazzi che possano proseguire anche la loro carriera sportiva. Ci siamo riusciti, ad esempio, con Daniel Maldini, ma anche con nuotatori e ginnaste di buon livello. Lo sportivo normalmente è un buon studente, sa che deve ottimizzare i tempi, sa che deve stare concentrato, se gli si da la possibilità di gestire le normali assenze che dovrà fare per gli impegni sportivi, i risultati anche a scuola.