Mattia Mai: «Abbiamo innestato un’ulteriore marcia, venite a scoprirlo»
Anche se in rosa hai il fuoriclasse, alla fine, a vincere è sempre la squadra. Il fenomeno da solo difficilmente porta a casa il successo e questa è proprio la filosofia che viene messa in campo al Quanta Club. Giocare di squadra, vincere di squadra. È Mattia Mai a presentare la nuova organizzazione della corsistica e dello staff tecnico intero, ma la sua è una voce che racchiude mille esperienze, mille idee, mille aspettative: «C’è aria di freschezza, di voglia di fare e di entusiasmo - le parole di Mattia, che oltre ad essere il portiere della squadra di hockey inline, che recentemente ha vinto il suo decimo Scudetto nella storia, è anche il responsabile delle attività all’interno del Quanta Club - un rebranding che ha coinvolto tutte le anime del nostro centro, tutta la sua catena sportiva e non solo. Da oggi ci sarà una struttura ancora più dedicata alle singole discipline, una visione molto più specialistica; non che prima non ci fosse, ma abbiamo innestato un’ulteriore marcia».
Uno degli obiettivi sarà lavorare ancora di più con i giovani: «In generale cercheremo di dare la possibilità alle persone che hanno competenze, che hanno seguito un percorso di studi, di poter vivere da veri professionisti la gestione di queste attività - sottolinea ancora Mattia Mai - e questo è reso possibile dalla nostra struttura, estremamente collaudata e consolidata, grazie alla lunga esperienza, agli uffici, alle nostre aree sport e quant’altro. Il tutto è dimostrato anche dai recenti investimenti economici importanti dell’azienda, che ha permesso la nascita di nuovi campi da padel, nuovi parcheggi, spogliatoi e molto altro».
Un team di professionisti che possono agire da professionisti, che possono dedicare tutto il loro tempo in questa attività: «Un insieme di persone che sanno come approcciare i tempi moderni, dove tutto viene fatto di fretta ed in modo smart. A volte la fretta è cattiva consigliera, a noi non interessa. L’intento finale è trasformare il campo, l’attività, in qualcosa di manageriale, dove i coach e i responsabili gestiscono le proprie aree seguendo il percorso che ormai abbiamo tracciato da più di un anno».
Una struttura che da verticale diventa orizzontale: «Cercando anche di formare internamente nuove persone - conclude Mattia - nello sport, ad esempio, quello che manca sono i dirigenti oltre agli atleti. Il nostro obiettivo è far crescere un gruppo di persone, tutte ‘Made in Quanta’, che possano diventare ancora di più dei punti di riferimento». Con la stagione 2022/2023 al Quanta che si preannuncia ricca di novità: «Nelle singole pagine di questo numero del Next dedicate ai rispettivi sport troverete tutte le novità, ma ci tengo a sottolineare, ancora una volta, il gran merito che va dato a questa nuova organizzazione, a questo nuovo staff. Che, dall’agonistica alla corsistica e alle attività per i bambini, vi farà davvero toccare con mano cosa significa essere ‘Sportivi per Natura’».